Un’idea della SAT - Sezione Lucomagno con il supporto di Christian Bernasconi e il sostegno del Comune di Blenio, dell’Ufficio Regionale per lo Sviluppo Bellinzona e Valli e l’Organizzazione turistica Regionale

“Viviamo la nostra vita sulla base di ciò che crediamo. Quando si riflette sulla verità di questa asserzione, si individua istantaneamente una realtà straordinaria: a prescindere da qualunque cosa si possa realmente fare nella vita, le credenze e le convinzioni che precedono i nostri atti costituiscono il fondamento di tutto ciò che amiamo, sogniamo, diventiamo e conseguiamo”

Gregg Braden

Il Santèi dr'èqua nasce proprio con questo intento. Quello di offrire un percorso che non limiti la sua lettura e comprensione nel tempo. Sì, perché come disse Donald Rumsfeld - allora segretario della difesa USA - nel mese di giugno del 2002 presso il quartiere generale della NATO in Belgio: “Ci sono cose che sappiamo di non sapere, ma ci sono pure cose che non sappiamo di non sapere”. L’architettura minimalista del sentiero con l’opportunità di collegarsi tramite codice QR al sito www.sentierilucomagno.ch vuole proprio raggiungere questo obiettivo: quello di poter aggiornare in ogni momento l’evoluzione delle conoscenze della natura. Ci piace l’idea di pensare che chi fra cento anni leggerà questa nostra introduzione, ci vedrà come dei precursori di un nuovo modo di guardare la natura.


E se osassimo dire che il nostro atto di osservare il mondo costituisce di per sé un’azione creativa?
In parole più semplici se dicessimo che il solo osservare la natura possa avere un influsso sulla natura stessa?
Non è forse bello pensare che noi siamo gli architetti della nostra vita? E se le nostre credenze avessero il potere di cambiare il flusso universale degli eventi? Se avessero la forza di interrompere e riorientare il tempo, la materia, lo spazio e gli eventi che accadono al loro interno?

Con queste parole coraggiose vi vogliamo chiedere di vivere il Santèi dr'èqua come una nuova esperienza. Vi invitiamo ad entrare virtualmente nel percorso pensando di esserne parte integrante. Un po' come sintonizzarsi con la leggenda di Milarepa che aveva posto la mano aperta sulla parete di una caverna, più o meno all’altezza della spalla, continuando a premere la mano davanti a sé, sempre più all’interno della roccia, come se la superficie rocciosa non esistesse rendendo la pietra soffice e malleabile fino a lasciare la sua impronta profonda e ben visibile. Questo percorso vuole essere di più di un sentiero didattico. Vuole rappresentare un’esperienza accessibile e percorribile da chiunque come forma di turismo lento e responsabile, sensibile e ricettivo verso i territori che incontra. Fra la calma di questi ambienti, la sua cartellonistica appropriata, non invasiva e in continua evoluzione, vuole incentivare una riflessione più intima con questi territori d’alta quota. Lo scopo di questo percorso è di sensibilizzare e stimolare la riflessione verso gli effetti del cambiamento climatico sui paesaggi alpini. Si tratta in effetti di regioni particolarmente vulnerabili e sensibili alle perturbazioni di matrice antropica. In particolare verranno trattati dei fenomeni osservabili anche a livello regionale, come per esempio le alterazioni dei cicli idrogeologici o gli effetti sulla distribuzione della biodiversità lungo questi orizzonti verticali. Il sentiero si snoda tra il Centro ProNatura di Acquacalda e il villaggio di Dötra, ed è percorribile in ambo i sensi di marcia. Passando accanto a 4 paesaggi di importanza federale, il visitatore potrà avere modo di percepire l'importanza e la fragilità di questi ecosistemi degni di protezione particolare. Nel caso il visitatore desiderasse avere maggiori informazioni a riguardo, potrà visitare una pagina internet contenente un dossier tematico di approfondimento.


Dunque, percorrere il sentiero pensando di essere il sentiero. Ammirare questo splendido paesaggio con i suoi quattro ecosistemi di importanza e di interesse nazionale:
Dötra stessa, parte dell’inventario federale dei prati e pascoli secchi d’importanza nazionale (Ufficio federale dell'ambiente UFAM)
Selva Secca parte delle riserve forestali e zona protetta (Cantone Ufficio federale dell'ambiente UFAM)
Pian Segno parte dell’inventario federale delle torbiere alte e delle paludi torbiere di transizione d'importanza nazionale (Ufficio federale dell'ambiente UFAM)
Campra, parte dell’inventario federale delle zone golenali d'importanza nazionale (Ufficio federale dell'ambiente UFAM)
Sì, ci sono pure cose che non sappiamo di non sapere. E allora entriamo nel magico Santèi dr'èqua, pensando di essere una parte di esso. Lasciamo interagire le nostre emozioni con la natura pensando di osservarla e di essere osservati come in uno specchio d’acqua.

perché il Sentiero dell’acqua vuole essere un elemento di connessione tra la natura e l’uomo che è composto per circa il 70% da molecole d’acqua. Molecole che sono in grado di produrre un campo elettromagnetico oscillante ad una determinata frequenza che…

…solo il tempo ce lo dirà!

Ci sono cose che non sappiamo di non sapere. Un grazie di cuore al comitato della SAT Lucomagno e al suo Presidente Enea Solari per avere creduto e sostenuto questo progetto. Un gruppo di persone che amano la Valle di Blenio e si impegnano con inedita passione per promuovere la sua immensa natura.

Evviva la vita e la natura!

Andrea LaffranchiniMembro comitato SAT - Sezione Lucomagno